29 agosto, 2013

L'ITALIA DELLE MERAVIGLIE: ANCORA CAMPIONI DEL MONDO TEAM RELAY!

Marco Aurelio Fontana, Gioele Bertolini, Eva Lechner, Gerhard Kerschbaumer: si apre con l'oro azzurro la rassegna iridata di Pietermaritzburg (Sud Africa). Seconda la Francia, terza la nazionale tedesca.

Pietermaritzburg (Sud Africa) - E' l'Italia la nazione guida nella specialità Team Relay. La conferma arriva dal Sud Africa, dove hanno preso il via oggi i Campionati Mondiali di Cross Country. La pressione addosso alla nazionale azzurra, vincitrice del titolo iridato dodici mesi fa a Saafelden (Austria) e di quello Europeo a fine giugno a Berna (Svizzera), è scivolata addosso al quartetto delle meraviglie, composto da Marco Aurelio Fontana, Gioele Bertolini, Eva Lechner, Gerhard Kerschbaumer.

 

Se due titoli di fila nel Team Relay non sono un record (Spagna, Canada e Svizzera ci erano già riuscite), lo sono le medaglie di Eva Lechner, che in questa specialità ne ha accumulate addirittura 6! Una in più di Fontana e Kerschbaumer, fermi "solo" a 5.

 

Il "dejavu" rispetto ai mondiali di Saafelden prosegue guardando gli altri due gradini del podio, sui quali si accomodano Francia e Germania. I giovani transalpini, privi di Roi Julien Absalon, hanno provato invano a mettere il bastone tra le ruote agli azzurri fin sotto il traguardo, mentre i tedeschi, forti di un Manuel Fumic in ultima frazione, hanno saputo rimontare dalla settima posizione nella quale erano precipitati al termine dell terzo giro. La beffa vera e propria è per il Canada, in testa all'ultimo cambio, che ha pagato l'aver giocato la "quota rosa" come ultima carta.

 

 

Fonte: Comunicato Stampa TX Active Bianchi


Passiamo alla cronaca. Il via è stato dato alle 16.00. In gara 13 nazioni, 4.9 i chilometri da percorrere su ogni giro, al termine del quale ogni rider passa il testimone al compagno di squadra. A completa discrezione dei CT l'ordine col quale schierare un Elite M, una donna, un Under 23 M e uno Junior, scelta che condiziona le tattiche di gara e rende la Team Relay una gara ricca di suspance fino ai metri finali.

 

Al termine del primo giro è ovviamente l'Italia a passare in testa. Ovviamente perchè a differenza della altre nazionali, il CT Pallhuber ha scelto di schierare subito il suo atleta elite Marco Aurelio Fontana, il quale da il cambio allo Junior Gioele Bertolini. A 20 secondi passano l'Austria di Gebahuer, quindi la Francia, con Sarrou che da il cambio a Gay, poi la Svezia, quindi la Germania, sesta la Russia a 26, mentre la Svizzera, che ha schierato l'Under 23 Stutzmann, paga quasi 2 minuti.

 

Grande Bertolini! Non cambia il vantaggio dell'Italia a metà gara: il ragazzo della Controltech Nevi conserva 20 secondi sugli inseguitori, le foglie d'acero del Canada, i quali hanno rimontato dalla settima posizione, e hanno messo un gap di 10 secondi tra se e la Francia. La prestazione di Bertolini assume un significato ancora maggiore, se si pensa che nell'arco della sua prova ha guadagnato 10 secondi sul pari categoria francese. Più indietro, a quasi un primo dagli azzurri, si trovano la Nuova Zelanda e la Germania. Chi sta delundendo fino ad ora è la Svizzera, che passa sotto il traguardo in undicesima posizione, a quasi tre minuti dalla testa, ma che negli ultimi due turni schiera Jolanda Neff e Ralph Naeff.

 

 

Marco Aurelio Fontana in azione durante i mondiali di Saafelden del 2012

 

Il turno numero tre vede impegnate le donne Elite, e per l'Italia non poteva che scendere in pista Eva Lechner, a lei il compito di evitare il recupero della nazione che al momento sembra l'unica in grado di impensierire gli azzurri: la Francia, che sfodera l'arma Julie Bresset, ma occhio al Canada, che si gioca il terzo ed ultimo uomo.

 

Dopo 43 minuti e 20 secondi, la prima nazione a dare l'ultimo cambio è infatti il Canada, e per l'Italia si fa dura: a Kerschbaumer il difficile compito di ricucire il gap dai nordamericani (che come ultima carta giocano la donna Elite Sandra Walter), e allo stesso tempo guardarsi le spalle dal francese Maxime Marotte.

 

A metà giro ecco il ricongiungimento: Keschbaumer affianca e passa la canadese, mentre i transalpini si avvicinano sempre più pericolosi. Ma non c'è niente da fare; l'Italia non tradisce le attese e la Francia si deve accontentare ancora del secondo posto, come 12 mesi fa in Austria.

 

Al Canada non riesce nemmeno l'intento di conservare il podio, che finisce nelle mani della Germania e di Manuel Fumic, che passa sotto lo striscione d'arrivo con 2 minuti e 21 secondi di distacco dal quartetto azzurro. canadesi a 2'32'', quindi la Svizzera, a 2'38''.

 

Classifica finale

1 Italia (Fontana, Bertolini, Lechner, Kerschbaumer) 58' 12''

2 Francia (Sarrou, Gay, Bresset, Marotte) s.t.

3 Germania (Schulte - Luenzum, Egger, Klein, Fumic) +2' 21''

4 Canada + 2' 32''

5 Svizzera + 2' 38''

6 Austria + 3' 27''

7 Usa + 5' 18''

8 Nuova Zelanda + 5' 46

9 Sud Africa + 6' 46''

10 Russa + 6' 52''

11 Svezia + 7' 11''

12 Namibia + 15 37''

DNF Rep. Ceca