MONDIALI MTB MARATHON Cinque secondi al termine di 107 chilometri, dopo tre ore 49 minuti 55 secondi: questa minima frazione di tempo è l'invalicabile muro che si è frapposto tra Mirko Celestino e la maglia iridata della Marathon Mtb, mai tanto vicina come oggi a Sankt Vendel, in Germania. Campione italiano della specialità in carica, vice campione d'Europa, Mirko è oggi anche vice campione del mondo. Gran risultato, ma ci è mancato davvero poco al bottino pieno. L’azzurro mette in atto l'unico piano possibile per coronare il sogno: reggere il passo dei migliori, resistere nel gruppetto scremato dalla distanza e dalla durezza del percorso e giocarsi poi la vittoria allo sprint, la sua arma preferita. Piano eseguito alla perfezione, con bravura e tenacia fino ai pressi del traguardo. Sembra fatta. Celestino è là, con il sudafricano Burry Stander, gli svizzeri Ralph Naef e Christophe Sauser, lo spagnolo Josè Antonio Hermida e l’austriaco Alban Lakata, i migliori emersi dalla selezione. Ma proprio quest’ultimo rompe le uova nel paniere. Con un’accelerazione improvvisa anticipa tutti guadagnando qualche metro. Mirco prova a reagire, ma già in precedenza aveva avvertito la morsa dei crampi e le gambe non rispondono come vorrebbe e sarebbe necessario. Sfuma così l’oro che sembrava a portata di mano, ma resta comunque un argento guadagnato di fronte a grandi rivali come premio a una prestazione straordinaria. Il sudafricano Burry Stander, a pochi centesimi, conquista il terzo gradino del podio ai danni degli svizzeri Naef e Sauser. Tra gli altri azzurri, in bella evidenza Mike Felderer, 14° a 4’43”, seguito da Johann Pallhuber, 24° a 8’01”, Massimo De Bertolis, 27° a 10’47”, Walter Costa 30° a 12’06”, Oscar Lazzaroni, 57° a 21’01”, Pierluigi Bettelli, 58°. Nella gara femminile dominio assoluto della svizzera Ester Suss, che ha lasciato la tedesca Sabine Spitz a 1’56” e la danese Annika Langvad a 2’53”. Onorevole 21° posto per Michela Benzoni.