I ladri di biciclette non sono un ricordo sbiadito di una vecchia pellicola di De Sica: mountain bike di ultima generazione, olandesi, da passeggio, da corsa sono ancora gli oggetti più rubati in Italia.
Non sente crisi il grande business delle bici usate... rubate o dimenticate. A Milano, per esempio, spariscono oltre 10mila biciclette l'anno: più di 20 al giorno. La Fiab, sempre per le statistiche, dice quasi 400mila in tutta la Lombardia. Per un fatturato annuo dei ladri di oltre 20 milioni, considerando un valore di 50 euro a bici.
Buona parte ritornano in circolo, sul mercato. Altre finiscono smontate e impacchettate per città all'estero. Le più belle e solo con marca italiana sbarcano anche all'Est, dove le biciclette di marca italiana 'usate' possono valere anche 150 euro, una cifra spropositata se si pensa che lo stipendio medio di un impiegato ucraino è di 300 euro.
Un mercato che le Forze dell'ordine cercano di contrastare: per la legge la ricettazione pesa più del furto. Ma tra le ultime tecniche, quella del lucchetto nuovo: il ladro adocchia una bici chiusa con la catena e ci mette un altro lucchetto. Quando il padrone cerca di riprenderla, apre la propria catena ma poi è obbligato a correre da un fabbro o da qualcuno in grado di tranciare il lucchetto messo dal ladro. A questo punto si allontana e il gioco è fatto: il ladro apre il proprio lucchetto e se ne va.