Come aveva affermato l'organizzatore Simone Scandola durante la conferenza stampa di presentazione: "Il Lessinia Tour FIR Cup non è solo un contenitore di eventi, ma anche un veicolo per promuovere e valorizzare territorio ed atleti".
Il circuito nella sua corsa pensa proprio a tutto, non meno ad una formula bilanciata per tutti i team, come quelli più blasonati che oggi sono in lizza per la classifica "Team contest", una battaglia all'ultima gara dalla quale emergono già in vetta alla classifica Team Todesco e Syntec-Omap.
A capitanare il Team Todesco, il presidente Valerio Festi che dal 1991 quando il team prendeva il nome di MTB Val del Tasso, guida con estrema passione una squadra protagonista nelle manifestazioni nazionali ed internazionali del fuoristrada, cross country e marathon ottenendo podi e titoli nazionali, europei e mondiali (Vedi Ivan Degasperi).
Tra gli atleti di questo team, la new entry Valentina Rocca, classe 1985, che pur indossando da pochi mesi i colori della squadra, già ne onora la maglia e non solo per i risultati ottenuti.
Ciao Valentina, bronzo nelle classifiche del Lessinia tour FIR Cup, quali sono i tuoi obiettivi di stagione? I miei obbiettivi anche per questa stagione sono di dare il massimo, ma sempre e soprattutto finalizzato al divertimento.
Team Todesco, parlaci della tua squadra. Il team Todesco è la cosa più bella che mi potesse capitare, con questo team ho trovato una seconda famiglia. I miei compagni di squadra sono sempre disponibili per qualsiasi consiglio. Con le ragazze ho un ottimo rapporto, un legame che non si basa solo sulla MTB ma che va anche al di fuori.
"Non solo agonismo" ti abbiamo vista tagliare il traguardo della granfondo del "Durello" spingendo la bici con tanta determinazione, raccontaci la tua esperienza. Alla granfondo del Durello corro in casa e inoltre è organizzata dai miei ex compagni di squadra quindi resta sempre una delle più emozionanti, ma cosa più importante ho avuto la possibilità di indossare una maglia speciale. Quest'anno è stata una continua lotta... ho rotto due raggi a soli 2 km dalla partenza ma non volevo arrendermi, sono arrivata al punto assistenza dove mi hanno cambiato la ruota ma non era ancora finita perché in Calvarina (10 km dall'arrivo) ho stallonato. Ho avuto tanti amici e colleghi bikers che mi hanno dato una mano ma sono dovuta comunque arrivare spingendo la mia mountain bike.
In più occasioni hai indossato la maglia che rappresenta un progetto, raccontaci di questa iniziativa. La maglia che indossavo al granfondo del Durello è rappresenta il progetto "Città della Speranza". Una clinica di oncoematologia pediatrica con sede a Padova. Il nome Città della Speranza si ispira ad una analoga fondazione americana: "City of Hope" della quale si è voluto prendere spunto per le modalità operative. In particolare per quanto concerne trasparenza, gestione del denaro e concretezza. Si è voluto immaginare che anche i bambini ammalati potessero vivere la loro quotidianità in una città felice, in grado di dare speranza al loro futuro. E così è: il reparto, concepito secondo criteri modernissimi, ha dato una svolta nella qualità della cura e dell'assistenza ai piccoli pazienti, consentendo anche ai medici e agli operatori di svolgere al meglio il loro compito.
Sempre presente sui campi di gara dei tracciati delle medie e lunghe percorrenze ma anche dietro i nastri di partenza dei cross country, come vivi questa comunione di gare?
Mantengo il mio grande amore per le marathon, le lunghe distanze e le tante ore in bici...mi piace arrivare al traguardo e sentirmi orgogliosa di aver portato in fondo la mia piccola impresa personale ma quest'anno ho capito che l'adrenalina del cross country mi diverte moltissimo!
Lessinia Legend, banco di prova per eccellenza, concedici una piccola indiscrezione, quale percorso sceglierai? 50 o 125 km? Scelta già presa, in tanti mi hanno dato della pazza ma io comunque voglio provare i 125 che prenderò con la mia filosofia: "pian pianino si va ovunque...".
Varietà di percorsi i quali non possono che soddisfare le pretese di ogni biker, anche dei più esigenti, cosa ti ha portato a scegliere questo circuito? Questo è il mio terzo anno di Lessinia tour, ogni anno c'è qualcosa di innovativo. Ho iniziato da qui e per questo motivo gli sono particolarmente affezionata.
Un messaggio che vuoi lanciare ai lettori?Riempitevi di agonismo sano e ricordatevi: donne o uomini non conta la regola vale per tutti: "se in discesa andate piano lasciate passare chi sta dietro".
Con l'occasione, ringraziando Valentina Rocca ed il team Todesco per il tempo dedicati, la carovana del Lessinia tour Fir Cup vi augura buone pedalate e vi invita a visitare il nostro portale www.lessiniatour.com, rinnovato nei contenuti e nella grafica, con informazioni e curiosità sul circuito e sulle singole gare.