04 novembre, 2010

Pro Tour 2010 - Il discorso è uno: credergli o no...


Un ciclista (anonimo) parla a Striscia la Notizia e "spara a zero" sul mondo delle due ruote. "Il doping è una pratica che fanno tutti - spiega -. Che tristezza il dare addosso a Torri. Tutti sanno che è così.
Come l’avrete visto voi, l’abbiamo visto anche noi. Anzi, a dire la verità la notizia a noi è arrivata anche un po’ prima. L’abbiamo analizzata, l’abbiamo discussa come sempre ci capita e ora eccoci qui. Ve la esponiamo, con trasparenza e senza mezze parole.
“Striscia la Notizia”, il divertentissimo tg satirico di canale 5 ha raccolto le rivelazioni shock di un ciclista che ha denunciato – microfono di Max Laudadio - l'utilizzo di sostanze dopanti nel suo settore sportivo.
Il testimone, che chiede di rimanere anonimo, parla di controlli inesistenti "tre o quattro al massimo all'anno" e di medici che somministrano ai corridori sostanze proibite, con specifico riferimento poi a un professionista "che ha dopato mezza Italia, ma - chiarisce - un medico indagato diventa un mito e tutti cercano di andare da lui perché vuol dire che ne capisce".
Il testimone racconta a Max Laudadio che questa piaga sportiva riguarda tutte le categorie del ciclismo: "Ho visto dare a bambini di sette-otto anni 250-3000 milligrammi di guaranà...". Man mano che si evolve la categoria e si diventa professionista vengono forniti ormoni sempre più pericolosi.
Il ciclista, che vuole rimanere anonimo, spiega che il doping è di tutti i tipi: "Si va dagli ormoni della crescita a quelli che vengono dati agli animali, o a prodotti che vengono importati dall'Est Europa. Nel mondo amatoriale c'è di mezzo anche il mercato nero e la Camorra, perché non sono medicinali che compri in farmacia".
Lo sportivo si dichiara indignato dall'omertà del mondo ciclistico e dal modo in cui è stato trattato Ettore Torri, procuratore del Coni, il quale, pochi giorni fa, ha proposto provocatoriamente di liberalizzare tutte le sostanze dopanti, dal momento che sono utilizzate da ogni singolo ciclista. Il testimone conclude affermando: "Ogni domenica c'è il rischio che questa gente perda la vita".Italpress