A 36 anni e alla prima partecipazione al Giro d'Italia il milanese della Katusha si prende tutto a Marina di Ascea, terza tappa, davanti a Evans e Ryder Hesjedal. Passaggio di testimone rosa tra italiani, da Salvatore Puccio, crollato sul secondo Gpm, a Luca Paolini mentre Scarponi cade in discesa prima dell'arrivo. Hesjedal e Nibali già all'attacco: Wiggins, secondo della generale, è già avvisato
Cosa vuol dire indossare la maglia rosa esordendo sulle strade del Giro d'Italia a 36 anni: è il capolavoro di Luca Paolini nella terza è già intensissima frazione con un bellissimo attacco in discesa a 6 chilometri dall'arrivo per prendersi tutto: tappa e leadership con passaggio di testimone tra italiani e “uomini classica”. Da Salvatore Puccio, classe 1989, a Luca Paolini, che di anni ne ha dodici in più e oggi la gloria è tutta per lui. Intanto succede di tutto: dall'assolo di Fabio Taborre al crollo della maglia rosa, dai primi fuochi del detentore Ryder Hesjedal e del grande pretendente Vincenzo Nibali, alla volata per l'abbuono di Cadel Evans, secondo davanti al leader della Garmin, per riscattare una cronosquadre severa fino alla caduta di Michele Scarponi, vincitore 2011, che scivola in discesa a meno tremila dal traguardo compromettendo la classifica. E Wiggins? Ottavo di tappa e secondo della generale ma già in balia degli altri capitani in una Corsa Rosa che, in quanto a spettacolo, con tutto il rispetto ha già eguagliato tre settimane di Tour de France.