02 giugno, 2013

GF DEI CIMBRI: SI IMPONGONO IL PRINCIPE DELLE GF MARZIO DEHO E LATRENTINA LORENZA MENAPACE

Gallio ha ospitato il quinto appuntamento con la Serenissima Veneto Cup e quarto del Veneto Mtb Tour. Festival delle forature e decisiva l'ultima discesa.

Oggi sull'altopiano di Asiago, a Gallio (VI), Marzio Deho (Olympia) e Lorenza Menapace (Titici LGL Pro team) si sono aggiudicati la 14ª edizione della GF dei Cimbri manifestazione che era valida come sesto appuntamento della Serenissima Coppa Veneto Zerowind, in realtà il 5° valido dopo l'annullamento della Divinus Bike 15 gg fa a causa dell'alluvione che ha colpito la provincia di Verona. Non bisogna poi dimenticare che granfondo era valevole anche per il Veneto MTB Tour.

Anche la settimana che ha preceduto la GF dei Cimbri è stata pesantemente condizionata da precipitazioni temporalesche e da temperature molto inferiori alla media del periodo tuttavia il tracciato di gara ha retto benissimo trattandosi di terreno compatto e drenante.


Il Gruppo ciclistico Altopiano di Asiago guidato da Gianbattista Rigoni e con il patrocinio del Comune di Gallio, dopo le nevicate fuori stagione della settimana scorsa, ha dovuto correre ai ripari e trasformare il percorso rinnovandolo quasi completamente ma fondamentalmente sempre su sterrati, carrareccie e sentieri che hanno visto ad inizio del 1900, lo scontro tra Austro-ungarici ed Italiani per la difesa del territorio.

Il percorso dopo i primi chilometri che portavano su un percorso panoramico nei pressi della località di Sisemol puntava dritto verso gli impianti di risalita di Valbella e Cima Ekar a 1200m di altitudine circa, in pratica dalla parte opposta della vallata di Gallio rispetto alle precedenti edizioni, tra malghe ed alpeggi si puntava diretti verso l'abitato di Stoccareddo e poi nuovamente verso Gallio attraverso la stretta Valle dei Ronchi passando per il Santuario del Buso.

Una volta giunti in località Sambugari si attraversava la statale per iniziare la faticosa risalita verso Campomulo e la cima Xomo con alcune rampe micidiali al 25%. Gli ultimi 10km di gara ricalcavano seppur con qualche modifica lo schuss finale verso Gallio sempre partendo da cima Longara, GPM di giornata, e transitando infine per la Valle dei Nos attraverso Costa di Gallio con una lunghezza complessiva di 40 km e 1250 mt di dislivello.


Classico il ritrovo dei 650 concorrenti per il ritiro del numero e del pacco gara presso il Palazzetto dello sport in via Roma, fino alle ore 9 di domenica. Il pacco gara conteneva una bandana multiuso griffata GF dei Cimbri, un flacone di olio lubrificante ed una confezione di marmellata Rigoni ai frutti di bosco oltre al buono per il pasta party. Viste le temperature ancora anormalmente basse, per essere il 2 giugno, ed il cielo piuttosto grigio tutti gli atleti optavano per un largo uso di gambali, manicotti e creme riscaldanti per le gambe e poi via nel doveroso riscaldamento pregara.

Le griglie erano posizionate sempre in Piazza Italia ma in senso contrario rispetto alle precedenti edizioni, sotto lo sguardo vigile dei giudici di gara e con la voce dello speaker Elio Proch al microfono. La partenza è stata data puntuale alle ore 10.

In griglia di partenza spiccavano il team Olympia con il capitano Marzio Deho, Dalto Pallaora e Andreis e il Team Trek-Selle San Marco con Johnny Cattaneo, Damiano Ferraro e Walter Costa oltre alla presenza di Enrico Franzoi dell'Elettroveneta Corratec rientrato anzitempo, a causa di un virus intestinale, dalla sfortunata esperienza all'Alpentour. Presenti, ovviamente, anche tutti gli atleti master leader di maglia nel circuito Serenissima Coppa Veneto.


La cronaca di gara quest'oggi non è stata avara di eventi che hanno portato più volte a cambiare gli atleti al vertice della corsa. In pratica subito dopo il via nel primo strappo asfaltato di 2 km verso Sisemol si formava un drappello con quasi tutti gli atleti open di Selle San Marco Trek e Olympia più Enrico Franzoi ed i master più in forma quali Georgy Dmitriev del Bike Store Costermano ed il roccioso general manager di Elettroveneta Corratec, Andrea Pendini.

Al termine della prima discesa, ad anticipare quello che sarebbe poi stato il leit motiv della giornata, subito alle prese con forature i forti atleti amatori Nicola Terrin e Federico Birtele. La salita verso Valbella e poi verso Cima Ekar vedeva il drappello sfoltirsi considerevolmente...resistevano Johnny Cattaneo, oggi molto in palla, che faceva il forcing per scrollarsi dalle ruote il compagno di squadra Ferraro, Franzoi, Deho, Dalto e Costa.

La discesa verso l'abitato di Stoccareddo non era difficile ma nascondeva affilate punte rocciose che, nella successiva velocissima discesa asfaltata verso il Santuario del Buso, costringevano Marzio Deho a largo uso di Fast per riparare la pizzicatura della gomma posteriore. Johnny Cattabeo prendeva in pugno la gara ed imprimeva un ritmo difficile da sostenere per Ferraro e Franzoi appaiati.

Nella gara femminile nel frattemo, nella prima ripida salita iniziale e poi verso Cima Ekar la vicentina Anna Ferrari del team ADV Bike sembrava non temere le avversarie, la trentina Lorenza Menapace del team Titici LGL e la padovana Ylenia Colpo del team XDrive che, tuttavia, controllavano poco distanti.

Dopo la località di Sambugari iniziava la parte più ostica di tutto il tracciato con una  serie di rampe micidiali su fondo roccioso ed a tratti viscido. Cattaneo sembrava ormai padrone della corsa, con Marzio Deho che nonostante la foratura e la scivolata al 7° posto della generale ad 1' e 50" rimontava Costa, Dalto e Filippo Giuliani passando 4° in generale. Nello stesso durissimo tratto Lorenza Menapace cercava di non farsi staccare dalla Ferrari in attesa della lunga discesa finale.


In localita Capomulo e cima Longara le posizioni rimanevano invariate con l'indomabile Deho che si riportava sotto alla coppia Ferraro-Franzoi. Nella discesa dei ripetitori avveniva il primo colpo di scena, Johnny Cattaneo era costretto a fermarsi a sua volta per una foratura...Damiano Ferraro a questo punto premeve sul gas staccando Franzoi ma il capolavoro lo compiva il il principe delle GF Marzio Deho che vedendo Cattaneo in difficoltà mollava i freni come solo lui è capace e si metteva in scia di Franzoi alla svolta di Costa di Gallio.

I due per un pò viaggiavano appaiati ma sul falsopiano, che precedeva il percorso vita di Gallio, Deho staccava l'atleta Corratec e annusando profumo di vittoria si metteva in caccia di Ferraro ai meno 3km all'arrivo. Ferraro probabilmente con le energie al lumicino e pensando di avere la vittoria in tasca rallentava e nell'ultimo breve tratto di discesa prima dell'arrivo veniva infilato implacabilmente dal forte atleta Olympia. Marzio Deho si aggiudicava così la 314ma vittoria nella sua incredibile carriera ciclistica, al secondo posto Ferraro ed al terzo Franzoi.


Anche tra le donne le sorprese non erano terminate, la Menapace ben conoscendo le caratteristiche di Anna Ferrari, non a proprio agio nelle discese veloci e sassose, nello stesso tratto in cui Deho compiva il suo capolavoro...sfruttava le doti di discesista e sorpassava senza pietà la vicentina. Lorenza Menapace a questo punto con l'adrenalina a mille non mollava più nemmeno un colpo di pedale ed andava a vincere a braccia alzate la 14ma edizione della GF dei Cimbri. Più staccata Ylenia Colpo leggermente in crisi sulla terribile salita dopo Sambugari.

Tutti gli atleti sono stati unanimi nel dire che oggi la GF dei Cimbri è stata organizzata impeccabilmente, con personale e protezione civile presente ai bivi e nei tratti più pericolosi, con tappeto per il cronometraggio a metà gara, con i due forniti ristori in gara e con lo stupendo ristoro finale a base di dolci frutta e pane e mortadella.


Perfette le docce calde a 500m dal centro c/o il campo sportive e perfetto come sempre il pasta party organizzato dagli alpini di Gallio. All'arrivo abbiamo notato e salutato un felice Gianbattista Rigoni (in compagnia di Andrea Beghini patron della DivinusBike) per la bella riuscita della gara che, nonostante il meteo non abbia proprio aiutato nei giorni scorsi, è riiuscito ad organizzare tutto nei particolari e ricavare un tracciato tosto e completo, forse il più apprezzato nelle ultime 3 edizioni. Rigoni si è detto dispiaciuto per le numerosissime forature occorse ai biker quest'oggi ma il fondo pietroso dell'altopiano non è di certo una novita.

Pianetamountainbike saluta e ringrazia Rigoni certo di venirlo a trovare anche nella prossima 15ma edizione.

Max Scarlino

Johhny Cattaneo: Oggi è stata sfortuna pura, la gamba girava alla perfezione, stavo controllando gli avversari ed ero convinto di avere ormai la vittoria in pugno, ma il destino ha voluto dire la sua...mi dispiace per il ds Marco Trentin, vedremo di regalargli la soddisfazione alla prima occasione. Adesso saremo in preparazione per 15gg a Livigno in vista dei passaggi alla 100km dei Forti e alla SRH che ci porteranno al mondiale marathon in Austria)

Marzio Deho: Oggi la gamba girava alla grande ma dopo che ho forato, incredibilmente in discesa su asfalto, pensavo di dover abbandonare ogni sogno di gloria...invece ho iniziato a macinare il mio ritmo, anche sul tratto durissimo, rimontando posizioni a manetta e poi quando ho visto Johhny in difficoltà e la sagoma di Franzoi nella discesa mi sono trasformato in caccia...le mie doti in discesa non sono certo una novità...la novità è stata passare Ferraro a 500m dall'arrivo cosa che mi ha permesso di cogliere la 314ma affermazione personale in carriera)

Enrico Franzoi: 2gg fa sono rientrato dall'Alpentour in seguito a problemi intestinali e visto che la gamba sembrava tonica sono venuto a Gallio. Gara facendo ho visto che tenevo il passo dei migliori e sinceramente ho pensato anche di poter mettere la firma per la vittoria. Chapeau agli avversari Ferraro e Deho che in discesa volavano e poi Marzio quando sente odor di vittoria sappiamo tutti che diventa un cannibale. Adesso gli impegni ci porteranno a Lavarone e alla SRH in definizione del mondiale MX)

Lorenza Menapace ed Anna Ferrari: Quest'oggi ce le siamo date di santa ragione, in salita la Anna fa girar le gambe come un mulinello di una canna da pesca ed io ero costretta a soffrire e stringere i denti, poi una volta iniziata la discesa ho potuto finalmente aprire il gas. Già ed io non potuto fare niente perchè Lorenza in discesa ha un passo nettamente superiore. Adesso saremmo entrambe a Lavarone e poi alla SRH ma probabilmente Lorenza sarà impegnata anche ai mondiali in Val di Sole)


Ordine d'arrivo maschile

1 Deho Marzio G.S.Cicli Olympia 01:41:30
2 Ferraro Damiano Team Selle San Marco - Trek 01:41:40
3 Franzoi Enrico Elettroveneta-Corratec 01:41:50
4 Cattaneo Johnny Team Selle San Marco - Trek 01:43:51
5 Giuliani Filippo Team Selle San Marco - Trek 01:43:58
6 Costa Walter Team Selle San Marco - Trek 01:44:01
7 Dalto Nicola Gs Cicli Olympia 01:47:20
8 Dmitriev Georgy Asd Bike Store Costermano 01:47:42
9 Valente Daniele Team Selle San Marco - Trek 01:49:24
10 Salvetti Nicola Asd Team Bussola 01:50:44
11 Zampedri Andrea Asd Supreme Cycling Team 01:50:53
12 Pallaoro Christian G.S.Cicli Olympia 01:51:41
13 Pendini Andrea Adv Corratec 01:52:59
14 Rizzo Mattia B: Team-Omnia Energy 01:53:34
15 Scarabello Fabio Bike Club 2000 Show Running 01:53:40
16 Giulianelli Moreno Frecce Rosse Rimini 01:54:08
17 Andreis Agostino G.S.Cicli Olympia 01:54:18
18 Candido Claudio Bike Team 53.3 01:55:49
19 Marana Martino A.S.D. Team Rana-Tagliaro 01:55:54
20 Rossi Silvano Four Es Racing Team 01:56:00

Ordine d'arrivo femminile

1 Menapace Lorenza Titici Lgl Pro Team 02:12:54
2 Ferrari Anna Adventure Bike 02:15:19
3 Colpo Ylenia Xdrive Racing Team 02:19:44
4 Corazza Tiziana Asd Fracla 02:23:43
5 Ciprian Romina A.S.D. Bike Pro Action 02:30:02
6 Santello Luisa U.S.C. Calcroci 02:36:04
7 Bogoni Ileana Hellas Monteforte Ciclo Bike 02:52:57
8 Rocca Valentina Asd Basalti 02:53:27
9 Serafin Eleonora Ass. Sportiva Eurosport 02:55:09
10 Verbano Lucia Crocetta Bike Team 03:06:55