Pietermaritzburg (Sud Africa) - E' lui il più forte, e non perde l'occasione per dimostrarlo: Nino Schurter (Svizzera) si conferma campione del mondo dopo sette giri in cui mai si è voltato indietro. Subito in testa al pronti via, non ha mai lasciato ai suoi avversari l'illusione di poterlo prendere, nonostante nei primi tre giri sia José Antonio Hermida (Spagna)che Manuel Fumic (Germania) lo vedessero lì a pochissimi secondi, mentre il gap scavato dal quarto giro in poi, di soli venti secondi, lasciasse ancora qualche porta aperta. Chissà cosa sarebbe successo senza la sfortuna di Fumic, caduto in due occasioni, il quale è riuscito comunque a scrollarsi di dosso un Hermida parso pago del podio.
Niente da fare per il nostro Marco Aurelio Fontana, che evidentemente non ha un buon rapporto con la sella: il componente che l'ha reso famoso dopo Londra ha ceduto all'inizio della seconda tornata, a pochi metri dalla zona box. Marco si deve accontentare della dodicesima posizione, col rammarico di non aver potuto dire la sua in una gara che l'aveva visto in testa nei primi metri.
L'impresa di Schurter, come già detto in precedenza, si riassume in ciò che avviene nel primo giro. Svizzeri subito in testa: Nino Schurter e Fabian Giger avanti, Manuel Fumic, Marco Aurelio Fontana e il brasiliano Henrique Avancini lì a ruota in compagnia di Emil Lindgren. Schurter spinge, e al termine della tornata ha già un vantaggio di 10 secondi su Hermida - rientrato sui primi - Avancini, Fontana e Giger, mentre Fumic è rimasto attardato da una caduta nell'ultimo single track (the Tree House). Lo spagnolo campione del mondo 2010 pare l'unico in grado di opporre un minimo di resistenza, quanto basta per restare da solo in seconda posizione.
Il secondo giro abbiamo la dimostrazione che per i colori azzurri è una giornata no: Fontana si deve fermare ai box per sistemare la sella, e passa all'intermedio in ventitreesima posizione, a oltre un minuto dalla testa. Nel frattempo arriva la conferma che anche Absalon, che era caduto gli scorsi giorni in allenamento, ha rotto la sella, ma per sua fortuna la zona di assistenza tecnica si trovava poco avanti, ed è riuscito a limitare lo stop.
Nonostante il forcing prepotente, il vantaggio di Schurter non aumenta, e sono sempre 7 i secondi su Hermida, che nel corso del terzo giro viene affiancato da Fumic e Giger. Ma Giger cade portando con se Fumic, che battezza per la seconda volta il Tree House. Hermida si ritrova nuovamente da solo, Fumic passa terzo, mentre Giger viene ripreso e superato dal francese Marotte e dal ceco Ondrej Cink.
Al termine del giro quattro, il vantaggio è salito a 22 secondi, complici anche alcuni doppiati che con un po' di ritardo hanno lasciato strada ad Hermida, facilitando anche il riaggancio di Manuel Fumic, che a conti fatti, senza le due cadute, sarebbe in testa. Le tornate numero cinque e numero sei servono solo a confermare che Fumic ne ha di più su Hermida (tranquillo con i suoi 20 secondi o poco più di vantaggio dul francese Maxime Marotte, quarto), mentre invece il gap da Schurter non cambia, attestandosi sempre tra i 22 e 23 secondi al massimo. C'è tempo però per un brivido finale, una scivolata di Schurter che per un attimo fa immaginare al colpo di scena finale: nessuna conseguenza invece per lo svizzero, perchè Fumic è comunque lontano.
Dopo 1 ora 40 minuti e 17 secondi si completa l'opera di Nino Schurter, che a soli 27 anni vince il suo terzo titolo mondiale. Argento per Manuel Fumic, che come Julie Bresset ha saltato buona parte della stagione per un infortunio alla clavicola, bronzo per José Antonio Hermida. Francia ai piedi del podio con Maxime Marotte, quinto Jaroslav Khulavy (Rep. Ceca), sesto Julien Absalon, la top ten si completa con Moritz Milatz (Germania), il secondo ceco Ondrej Cink, il francese Stephane Tempier e lo svizzero Fabian Giger.
Detto del dodicesimo posto di Marco Aurelio Fontana, chiude 29° Andrea Tiberi, mentre Mirko Tabacchi ed Elia Silvestri finiscono nelle retrovie. Peggio è andata a Michele Casagrande, che si è dovuto ritirare nel corso del terzo giro, quando navigava intorno alla quarantesima posizione.
Ordine di arrivo Men Elite
1 Nino Schurter (Svizzera) 1 ora 40 minuti 17 secondi
2 Manuel Fumic (Germania) +7''
3 José Antonio Hermida (Spagna) + 21''
4 Maxime Marotte (Francia) + 53''
5 Jaroslav Khulavy (Rep. Ceca) + 1' 17''
6 Julien Absalon (Francia) + 1' 31''
7 Moritz Milats (Germania) + 1' 45''
8 Ondrej Cink (Rep. Ceca) + 2' 04''
9 Stephane Tempier (Francia) + 2' 19''
10 Fabian Giger (Svizzera) + 2' 30''
12 Marco Aurelio Fontana (Italia) + 3' 06''
29 Andrea Tiberi (Italia) + 5' 51''
50 Mirko Tabacchi (Italia)
57 Elia Silvestri (Italia)
DNF Michele Casagrande
Nino Schurter porta alla Svizzera il terzo oro, ed a una giornata dal termine gli elvetici balzano da soli in testa al medagliere.
1 Svizzera (3 oro, 1 bronzo)
2 Italia (2 oro, 1 argento, 1 bronzo)
3 Germania (1 oro, 2 argento, 2 bronzo)
4 Francia (1 oro, 2 argento)
5 Canada (1 argento)
5 Polonia (1 argento)
7 Ucraina (1 bronzo)
7 Spagna (1 bronzo)
7 Olanda (1 bronzo)
Domani ultima giornata di gare con la gara ad eliminazione, l'XCE: dalle 9.45 i round eliminatori, dalle 11.00 le fasi finali, in diretta streaming suwww.redbull.tv