23 giugno, 2013

Campionato Italiano 2013, Santaromita conquista il tricolore

Colpo a sorpresa di Ivan Santaromita (BMC Racing) sul tragardo di Fondo al Trofeo Melinda, valido per il Campionato Italiano 2013. L'atleta varesino è riuscito a precedere in una volata a tre i due grandi favoriti per la vittoria, Michele Scarponi (Lampre Merida) e Davide Rebellin (CCC Polsat), garantendosi così la possibilità di indossare la maglia tricolore per il seguito della stagione. 

Sotto un bel sole, i 73 corridori iscritti alla corsa hanno preso il via da Malè intorno alle 10 di mattina. Dopo pochi metri è partita la fuga che caratterizzerà la prima parte della corsa con protagonisti Omar Bertazzo (Androni Venezuela), Filippo Fortin (Bardiani CSF) e Stefano Borchi (Fantini Selle Italia). Dietro il gruppo ha concesso un vantaggio massimo di 9 minuti, ma quando laCannondale ha iniziato a fare l'andatura il margine è sceso in maniera inesorabile. Ad un centinaio di chilometri dal traguardo, quando il terzetto aveva un vantaggio nell'ordine dei 3 minuti, sono usciti dal gruppo anche Alessandro Malaguti (Androni Venezuela),Andrea Di Corrado (Bardiani CSF), Mattia Pozzo e Alessandro Proni (Fantini Selle Italia). Tra questi l'unico ad avere le forze di proseguire nel tentativo è stato il romano che, uno ad uno è andato a riprendere i battistrada, lanciandosi in un'azione solitaria, annullata però dal gruppo ad una qinquantina di chilometri dal traguardo, quando si sono iniziati a muovere anche gli uomini della Lampre Merida per controllare la situazione. 

A gruppo compatto, sono partiti Mirko Selvaggi (Vacansoleil DCM) e Riccardo Chiarini(Androni Venezuela), con quest'ultimo già protagonista di alcuni scatti in precedenza. L'azione dei due è però sempre stata tenuta sotto controllo dal gruppo che gli ha concesso un vantaggio massimo di una quarantina di secondi, andandoli a riprendere proprio in vista dell'ultimo passaggio sotto al traguardo. Qui a smuovere le acque è stato Stefano Pirazzi (Bardiani CSF). L'azione dell'atleta di Alatri ha acceso definitivamente la corsa e alle sue spalle si sono mossi tutti i grandi favoriti. Proprio in vista del GPM di Ronzone, si è formato così un drappello con Simone Stortoni e Michele Scarponi (Lampre Merida), Alessandro De Marchi (Cannondale), Davide Rebellin (CCC Polsat) e Ivan Santaromita (BMC Racing). L'impressione è stata subito che l'azione del quintetto potesse essere quella decisiva, anche perchè dietro si è fatto fatica a trovare l'accordo per l'inseguimento. 

Quando il vantaggio dei battistrada ha toccato i quaranta secondi, altri corridori hanno provato ad attaccare. Il primo a provare a rientrare è stato Diego Rosa (Androni Venezuela), poi ci hanno provato Pierpaolo De Negri (Fantini Selle Italia), Angelo Pagani (Bardiani CSF) e Federico Rocchetti (Utensilnord Ora24) ma non c'è stato nulla da fare. Gli ultimi a mollare sono stati Matteo Rabottini (Fantini Selle Italia), Damiano Caruso (Cannondale), Marco Marcato (Vacansoleil DCM), Rinaldo Nocentini (Ag2r La Mondiale) ed Enrico Gasparotto (Astana), ma avvicinarsi al quintetto al comando è risultato impossibile, soprattutto grazie al lavoro di uno splendido Simone Stortoni che ha fatto di tutto per portare il proprio capitano Scarponi nelle condizioni migliori per giocarsi la maglia tricolore. Ed è stata proprio l'Aquila di Filottrano ad aprire la bagarre finale, a quattro chilometri dal traguardo. Il suo primo scatto ha fatto naturalmente saltare il compagno di squadra ma anche De Marchi. Il friulano però, con tanta tenacia, non ha mai mollato, sfruttando ogni rallentamento per riportarsi sulle ruote dei suoi compagni di fuga. Proprio lui, sotto lo striscione dell'ultimo chilometro, ha tentato di anticipare la volata, ma non è stato possibile sfuggire al controllo di un attento Michele Scarponi, tallonato sempre da Rebellin. Il marchigiano però non ha potuto nulla di fronte alla sparata di Santaromita che, partito ai 500 metri dal traguardo, ha sfruttato il finale tortuoso per resistere alla rimonta degli avversari e cogliere il successo più importante della sua carriera.