Come il Giro d'Italia, anche il Tour de France 2013 parte con una tappa in linea che assegnerà la Maglia Gialla ad un velocista. La Porto-Vecchio - Bastia (213,0 km), che sancisce l'esordio della Grande Boucle in Corsica, assegnerà anche la prima Maglia a Pois sulla Côte de Sotta (4a categoria, 1,1 km al 5,9%). La seconda tappa taglierà a metà la Corsica ripartendo da Bastia e giungendo nel capoluogo Ajaccio dopo 156,0 chilometri, tre GPM di terza categoria ed uno di seconda. Se l'andatura non dovesse essere forsennata, non è da escludere anche oggi una volata. La più interessante delle tre tappe corse sarà l'Ajaccio - Calvi (145,5 km) che costeggia il litorale ovest, non prevede un metro di pianura e piazza il Col de Marsolino (2a cat., 3,3 km all'8,1%) a soli 13 chilometri dall'arrivo.
Tornati sulla terraferma, senza giorno di riposo però, si ripartirà da Nizza con una cronosquadre di 25 chilometri quasi totalmente pianeggiante e con poche curve. Per le squadre meno attrezzate non sarà semplice limitare i danni sotto il minuto e mezzo dalle migliori. La quinta frazione,Cagnes-sur-Mer - Marsiglia (228,5 km), si presenta molto nervosa ma senza difficoltà significative, tanto che è tutt'altro che remota la possibilità di una volata anche oggi. Il giorno successivo assisteremo alla più classica delle tappe di trasferimento con la Aix-en-Provence - Montpellier (176,5 km), facile preda delle ruote veloci. Un'altra tappa sostanzialmente di trasferimento sarà la Montpellier - Albi (205,5 km), mossa nelle fasi centrali con un GPM di seconda categoria, due di terza ed uno di quarta ma che non creerà probabilmente troppa selezione. L'ottavo giorno avremo finalmente l'approccio alle montagne vere e proprie con la Castres - Ax 3 Domaines(195,0 km), prima delle due tappe pirenaiche. Oggi i corridori affronteranno nel finale il Col de Pailhères (Cat.HC, 15,3 km all'8,0%) al quale seguirà la salita verso Ax 3 Domaines (7,8 km all'8,2%) ripercorrendo l'esatto finale del 2010, quando vinse Riblon al termine di una fuga. La prima parte di Tour de France si conclude quindi con l'impegnativa Saint-Girons - Bagnères-de-Bigorre (168,5 km), cavalcata lungo i Pirenei con scalate di Col de Portet d'Aspet (2a cat., 5,4 km al 6,9%), Col de Menté (1a cat., 7,0 km al 7,7%), Col de Peyresourde (1a cat., 13,2 km al 7,0%),Col de Val Louron-Azet (1a cat., 7,4 km all'8,3%) e La Hourquette d'Ancizan (1a cat., 9,9 km al 7,5%).
Dopo un lunghissimo trasferimento i corridori si godranno il primo giorno di riposo e ripartiranno dai Paesi della Loira con laSaint-Gildas-des-Bois - Saint-Malo (197,0 km), frazione per velocisti, seguita dalla prima cronometro individuale Avranches - Mont-Saint-Michel (33,0 km) che, tranne qualche saliscendi, è dedicata agli specialisti puri. Pianeggiante saranno anche le successive due frazioni di trasferimentoFougères - Tours (218,0 km) e Tours - Saint-Amand-Montrond (173,0 km). La strada tornerà a farsi insidiosa soltanto nella quattordicesima tappa Saint-Pourçain-sur-Sioule - Lyon (191,0 km) che, costeggiando il Massiccio Centrale, presenta moltissime brevi salite (quattro di quarta categoria e tre di terza) perfette per una fuga da lontano. Il 14 luglio, festa Nazionale francese, la Grande Boucle tornerà a fare visita al leggendario Mont Ventoux (cat. HC, 20,8 km al 7,5%) quattro anni dopo il successo in fuga di Juan Manuel Garate.
Superato anche il secondo giorno di riposo ci sarà la mossa, ma non difficile, Vaison-la-Romaine - Gap (168,0 km) che propone il Col de Manse (2a cat., 9,5 km al 5,2%) a 12 chilometri dal traguardo. La diciassettesima tappa sarà poi la seconda ed ultima cronometro individuale, daEmbrun a Chorges (32,0 km), una bella prova di resistenza con ben due salita di seconda categoria: Côte de Puy-Sanières(6,4 km al 6,0%) e Côte de Réallon (6,9 km al 6,3%). Una delle tappe più belle e interessanti di questo Tour de France è sicuramente la diciottesima, Gap - Alpe-d’Huez (172,5 km), con la doppia scalata della celebre "Alpe Regina", sulla falsariga di quanto successo a Pampeago al Giro 2012. Superato infatti il primo scollinamento (Cat. HC, 13,8 km all'8,1%) i corridori proseguiranno lungo una stradina che porta al Col de Sarenne (2a cat., 3,0 km al 7,8%) e scenderanno a valle per tornare a Bourg-d'Oisans e completare l'anello prima della seconda scalata dell'Alpe. Anche la tappa successiva, Bourg-d’Oisans - Le Grand-Bornand (204,5 km), affronta alcune delle cime più celebri dell'arco alpino: Col du Glandon (Cat. HC, 21,6 km al 5,1%), Col de la Madeleine (Cat. HC, 19,2 km al 7,9%), Col de Tamié (2a cat., 8,6 km al 6,2%), Col de l'Épine (1a cat., 6,1 km al 7,3%) e Col de la Croix Fry (1a cat., 11,3 km al 7,0%). Si tratta di una frazione lunga e impegnativa che segnerà ulteriormente i distacchi in classifica generale. L'ultima fatica del Tour 2013 sarà un'altra tappa impegnativa ma dal chilometraggio limitato da Annecy a Annecy-Semnoz (125,0 km). Si tratta in pratica di un anello a spasso per la Savoia con nella seconda parte della tappa il Mont Revard (1a cat., 15,9 km al 5,6%) e quindi l'inedita e ardua ascesa finale verso Annecy-Semnoz (Cat. HC, 10,7 km all'8,5%). Dopo il classico trasferimento in aereo a Parigi il Tour si concluderà con l'immancabile passerella suiCampi Elisi (133,5 km / 65,5 km + 10 giri di 6,8 km), dopo essere partiti dalla splendidaVersailles.
Quest'anno il percorso è sicuramente più impegnativo dell'anno passato pur restando infarcito, nella più solida tradizione transalpina, da una miriade di tappe di traferimento senza proporrne un numero sufficiente di interlocutorie in grado di regalare sorprese in ottica classifica generale.
S C.